I Kerygmatic Project nascono nel 1998 da un’idea di Samuele Tadini, Danilo Nobili e Marco Campagnolo, con la finalità di comporre brani originali che recuperassero nello stile e nella realizzazione la grande tradizione del progressive rock britannico degli anni settanta e ottanta, tradizione rinnovata secondo una nuova chiave di lettura in grado di abbracciare anche differenti stili, tanto da costituire un sound originale e ben riconoscibile.
Le composizioni dei Kerygmatic Project risentono, infatti, dei vari contributi ricavati dal rock, dal pop, dal jazz, dalla fusion e dalla musica classica, proponendo composizioni che, di fatto, difficilmente potrebbero essere categorizzate in un genere ben preciso e che sono il frutto di una ben definita filosofia. Secondo una definizione che sembra appropriata, i Kerygmatic Project possono essere considerati come l’espressione più fresca del prog & pop, termine coniato dal gruppo, in quanto sono tra i pochi ad aver posto in una coesione non stucchevole, ma ben equilibrata, ciò che di gradevole e non banale deriva della musica pop con l’art-rock derivato dalla tradizione del progressive.
La scelta di organizzarsi in trio, dando molta parte alle tastiere, non è solo un elemento che può ricordare gli Emerson, Lake & Palmer, ma anche l’espressione più tipica di chi vuol fare con l’essenziale qualcosa che lo trascenda. Alcuni fra gli estimatori del gruppo, lo definiscono un trio alla Emerson, Lake & Palmer, con sonorità e carattere alla Genesis dell’epoca Collins, ma con un’originalità tutta propria.
I Kerygmatic Project, pur non ignorando la grande tradizione italiana della P.F.M., del Banco del Mutuo Soccorso o delle Orme, solo per citare qualche esempio significativo, preferiscono utilizzare la lingua inglese. L’internazionalità e la musicalità di questa lingua, fanno dell’inglese l’idioma prescelto per le composizioni che si incanalano in una tradizione che, inizialmente, come si è già detto, ha le sue origini proprio in Inghilterra tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70.
LA FILOSOFIA
La filosofia dei Kerygmatic Project è molto semplice: nessun pregiudizio e nessun coinvolgimento partitico. La razionalità, il sentimento e la fede cristiana, esercitate in un contesto di rispetto della persona, divengono elementi determinati per una creatività che è libera di spaziare ovunque, ma ben consapevole della necessità di riferirsi a quei valori assoluti che si fondano sulla Verità e non sul nulla.
La musica dei Kerygmatic Project è dunque espressione di un linguaggio universalmente efficace e dotato di innumerevoli sfumature e colori. La loro musica non ha come obbiettivo di essere assolutamente innovativa, quanto piuttosto di rappresentare un rinnovamento nel contesto di una tradizione ben precisa.
Accogliere la loro musica significa accettare un ideale contenutistico espressivo che non si ferma alla semplice pretesa di un fugace ascolto occasionale, ma che tende a far riflettere profondamente su temi che, a volte, possono essere anche distanti da quelli comunemente impiegati nella composizione musicale. L’originalità, se di questo si vuol parlare, sta forse nel fatto che la letteratura, la storia, la psicologia, l’arte, la scienza, la filosofia e la teologia, diventano i campi d’indagine prediletti del gruppo che, come qui emerge distintamente, non si accontenta di fare musica per il corpo ma anche per la mente, ben consapevole che il protagonista cui essi si rivolgono è sempre la persona.
IL NOME
Il termine “Kerygmatic” che deriva dal termine “Kerygma”, ha due significati fondamentali e da entrambi, a dire il vero, il gruppo ha accolto gli aspetti che più lo rappresentano.
Nell’accezione comune del termine, di origine greca, si intende “messaggio” o più precisamente “annuncio”. Questo è il significato principale accolto dal trio: i Kerygmatic Project vogliono trasmettere musicalmente l’importanza della comunicabilità delle idee in senso globale.
Nell’accezione prettamente filosofico-teologica il termine “Kerygma” sta ad indicare la prima testimonianza della predicazione cristiana. Nell’antichità, nella comunità delle origini, il termine designava il nucleo essenziale del Cristianesimo. Anche da quest’accezione il gruppo ha preso ispirazione.
I Kerygmatic Project sono infatti un nucleo compatto in cui l’espressione, la comunicazione, la fantasia, la tecnica e l’umiltà (cristianamente intesa), divengono elementi imprescindibili del loro essere gruppo orientato alla ricerca e alla sperimentazione.